LA CHIESA DEI MARTIRI GIAPPONESI

Ogni pennellata è la mia preghiera – Luca Hasegawa, “Pittore catholico”.

 I dipinti di Lucas Hasegawa (1897-1967) nella chiesa francescana di Civitavecchia rappresentano un unicum nell’arte sacra cristiana, in cui le particolarità̀ che ne caratterizzano l’origine e le circostanze della realizzazione si aggiungono all’elevata qualità̀ dell’opera ed all’originalità̀ dei modi pittorici, oltre alla ammirevole coerenza stilistica e tematica dell’insieme.

Nell’abside, sulle pareti, troviamo le scene del martirio dei ventisei tra frati e fedeli, crocifissi in Giappone il 5 febbraio 1593. Sul catino absidale, l’ormai celebre Madonna dal kimono tra i Santi dell’Ordine. Nelle cappelle, varie immagini attinenti al Santo al quale sono dedicate.

I dipinti sono ad affresco e sono visibili con un poco di attenzione le giornate di stesura della malta, tipiche appunto degli affreschi. La mano del pittore è molto felice: se la particolarità̀ dei dipinti è nella tipologia della raffigurazione, che riesce a fondere tecniche proprie della pittura europea con la mirabile tradizione giapponese, il segno lasciato dal pennello di Lucas è certamente personale.

Le pennellate sicure denotano la grande maestria dell’artista, in cui la tradizione antica si sposa perfettamente con la rappresentazione contemporanea.

Non si tratta certamente delle consuete pitture che si possono ritrovare nelle chiese moderne o contemporanee, anche di buon livello, ma di un’opera il cui alto valore artistico è pari a quello storico.

Le cappelle sono dipinte a tempera e sono per questo, forse, di minor fascino, ma anch’esse presentano tali particolarità̀ di concezione da renderle di estremo interesse.

Anche la volta della navata, che è dipinta in modo più̀ lineare, crea una cornice perfetta per le pitture sottostanti e non dobbiamo, quindi, rimpiangere il mancato concretizzarsi dell’intenzione di integrare la decorazione della chiesa da parte degli allievi di Hasegawa. L’omaggio postumo all’artista, commovente dal punto di vista affettivo, avrebbe potuto nuocere ad un insieme che è tutto, interamente e senza aggiunte e interpretazioni, di sua mano.

 

IL RESTAURO

STATO DI CONSERVAZIONE

  1. Le cinque scene; presentano molti distacchi a livello dell’intonachino, quelli nelle due scene di destra sono particolarmente gravi: la superficie dipinta è quasi totalmente deadesa. Questi distacchi, che sembrano coinvolgere esclusivamente l’intonachino potranno essere mappati con più precisione con un’indagine ravvicinata. La superficie pittorica è ricoperta da strati di sporco. Ulteriori indagini potranno evidenziare eventuali fenomeni di polverizzazione e scagliatura a livello della pellicola pittorica;
  2. La volta presenta grandi lesioni, da testimonianze raccolte, sembrerebbero essere situazioni molto vecchie e stabili. Certamente, tanta distanza nell’osservare non consente l’individuazione di altre lesioni di minore entità̀ , probabilmente presenti su tutta la superficie;
  3. Le sei cappelline hanno le pareti di fondo dipinte, anche nell’architettura. A differenza dell’abside sono a tempera, solo in una probabilmente vi sono delle zone ad affresco. Problemi di adesione dell’intonaco sono molto evidenti nelle prime due cappelle di destra. La chiesa su questo lato è esposta verso il mare, cosa che ha sicuramente favorito il degrado degli intonaci stessi. Le altre cappelle presentano piccole perdite di colore, nelle parti inferiori, visibilmente rimaneggiate da qualche intervento conservativo, forse con materiali non del tutto idonei.

 

INTERVENTO

SI prevede di intervenire con l’applicazione di un bendaggio di sostegno e protezione su parti in pericolo di caduta al fine di sostenere l’intonaco durante le operazioni di consolidamento.

Rimosso il bendaggio di sostegno e protezione si ristabilirà l’adesione tra supporto murario ed intonaco del dipinto mediante iniezioni di adesivi riempitivi, alla stuccatura delle crepe.

 

OPERAZIONI DI PULITURA

Rimozione di depositi superficiali quali polvere sedimentata, fissativi alterati e sostanze di varia natura sovrammessi al dipinto. Stuccatura di fessurazioni, fratturazioni e cadute degli strati d’intonaco, successiva pulitura e revisione cromatica dei bordi. Reintegrazione mimetica ad acquarello delle lacune stuccate a livello.

 

LA RACCOLATA FONDI PER IL RESTAURO

Riteniamo che l’opera di Lucas Hasegawa, oltre a una testimonianza di profonda fede e spiritualità, sia un unicum nel panorama iconografico religioso e una ricchezza per la città di Civitavecchia. Come associazione ideatrice e promotrice del Cammino di Hasekura, riconoscendo le radici della storia da cui tutto è nato, sentiamo di dover fare la nostra parte ed è per questo che sosteniamo la raccolta fondi per il restauro degli affreschi della Chiesa dei Santi Martiri Giapponesi in Largo San Francesco d’Assisi.

La parrocchia ha messo a disposizione un conto corrente e chi vorrà contribuire potrà inviare un bonifico a:

Parrocchia Santi Martiri Giapponesi

IBAN IT43P0200839043000003911104

causale: Restauro affreschi chiesa Ss. Martiri Giapponesi